“La tecnologia digitale, se vista come un insieme di sistemi, di componenti fra loro integrati di un unico processo, produce una vera efficienza”. Lo ha affermato il presidente di Municipia, Stefano De Capitani, intervenendo al webinar “Efficientamento delle reti idriche, di illuminazione e del patrimonio immobiliare pubblico: l’occasione del PNRR tra digitalizzazione, vantaggi e nodi da risolvere” organizzato dal Centro di Eccellenza sulla finanza sostenibile per le infrastrutture e le smart cities e inserito nell’ambito di CONNEXT, l’evento nazionale di partenariato industriale di Confindustria.
“Bisogna cogliere l’integrazione e non le singole componenti della digitalizzazione. Il vero focus è sull’intero processo di gestione dell’infrastruttura pubblica come quella delle reti idriche. – ha sottolineato De Capitani – Oggi fare un intervento di efficientamento di una rete idrica significa cominciare a interessarsi del metering e quindi della misurazione effettiva, in tempo reale, dei consumi ma anche intervenire sulla misurazione e risoluzione delle perdite. Significa poi per molte amministrazioni e società pubbliche o private, che gestiscono il servizio per conto della PA, governare il tema della morosità e quindi poter utilizzare gli strumenti idonei a contrastare questo fenomeno. Per arrivare infine al tema della tariffazione dei consumi ottimizzati e al processo di riscossione. Tutto questo mette insieme Internet of Things, trattamento dei dati, piattaforme software integrate e app a disposizione degli utenti. Queste non sono tante componenti diverse ma un unico processo end to end.”
“Il Pnrr – ha aggiunto il presidente di Municipia, società del Gruppo Engineering – può essere lo strumento finanziario, ma non l’unico, che consente alla PA di avviare questo processo di trasformazione. Un investimento che si ripagherà con una maggiore efficienza.”
“Lo stesso ragionamento – ha concluso De Capitani – vale per le reti di illuminazione pubblica. È vero che negli ultimi anni si è lavorato alla riduzione dei consumi o all’ottimizzazione, però va aggiunto un ulteriore elemento di riflessione: queste reti spesso non servono solo a svolgere la loro funzione primaria ma possono essere ‘reti intelligenti’, ovvero abilitare una serie di altre funzioni utili per la città, per la comunità. Pensate alla sicurezza urbana o al monitoraggio a terra dei cassonetti dei rifiuti, spesso oggetto di atti vandalici.”