Municipia affianca gli Enti locali con attività di recupero stragiudiziale

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16 Novembre 2017 by Comunicati stampa

MUNICIPIA affianca gli Enti Locali con attività di recupero stragiudiziale

L’attività di recupero crediti stragiudiziale è regolamentata dall’ art. 115 del TULPS approvato con Regio Decreto n. 773 del 1931 e consente di effettuare le specifiche attività previste nella licenza stessa ed in generale: “la gestione, l’incasso e il recupero crediti per conto terzi di crediti insoluti, in qualsiasi modalità di contatto con il debitore nel rispetto delle norme vigenti, nonché dell’espletamento delle attività connesse”.

Il recupero crediti stragiudiziale è una pratica che può far concludere situazioni debitorie in modo veloce e relativamente semplice. Attraverso questa pratica il debitore può quindi risolvere la propria posizione in modo celere, grazie all’attività di recupero svolta, da un soggetto specializzato in questa attività.

La prima fase del recupero si concentra sulle indagini preliminari: in particolar modo, si verifica la rintracciabilità del debitore, compresa la locazione del domicilio e i dati anagrafici di interesse. Se il debitore collabora, l’opera di recupero crediti può ritenersi conclusa già in queste prime fasi, visto che l’obiettivo di recupero è stato centrato; nei casi in cui il debitore non voglia collaborare, sia per cause volontarie che involontarie, la fase successiva ne prevede la messa in mora. Con questo provvedimento pubblicistico, di norma di natura epistolare, la posizione del debitore viene esteriorizzata e ufficializzata, informandolo del fatto che è tenuto a pagare il debito in oggetto.

Se anche questo avviso viene eluso, l’azione successiva può prevedere un sollecito telefonico. Nell’eventualità di un risultato negativo anche di questa iniziativa, si può procedere alla diffida ad adempiere, ovvero tramite l’invio di una raccomandata A/R con la quale si informa il debitore che, qualora alla scadenza di un termine arbitrario (nella prassi dieci giorni) il debito dovesse risultare ancora insoluto, si provvederà ad adempiere alle procedure giudiziali (se il creditore è un privato) oppure al recupero coattivo tramite ingiunzione.

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